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VOLUMELLA | 4 - 11 Aprile MMXXIV



GIOVEDI 4

Dove: Freakout Club Ingresso: 10€ in prevendita QUI oppure 15€ alla porta Riservato soci AICS


CAMILLA SPARKSSS

Da oltre dieci anni componente della band svizzera post-punk Peter Kernel, la canadese Barbara Lehnoff rimette in campo il suo alter ego CAMILLA SPARKSSS. Anche in questa avventura parallela, la musicista si avvale della collaborazione del compagno di avventura Aris Bassetti, dando libero sfogo a tribolazioni electro-punk e fulminanti intuizioni pop in costante antitesi con le regole del mainstream. Il mosaico di stili, filtrato da frammenti di elettronica e musica sperimentale, magistralmente destrutturato grazie all’ausilio dei suoni catturati dai giradischi e dai suoi synth vintage, è animato da uno stimolante dinamismo creativo.

Genere: Electronic | Noise | Cold Wave


BORDER.

Si scrive proprio così, col punto finale ad indicare che non esistono confini, in geografia come nell’arte. I Border. hanno un sound estremo, senza compromessi, ritmi ossessivi che riassumono gli ultimi quarant’anni di punk e industrial, una perfetta sintesi tra Siouxsie, The Prodigy e the Cramps. I Border. sono Demi More, produttore di musica elettronica, e Erika Spada, cantante e attrice dedita alla drammaturgia.

Genere: Synth-Punk


SELECTA PRE E POST LIVE: ATMOSPHERE


 

VENERDI 5

Dove: Freakout Club Ingresso: 10€ in prevendita QUI oppure 15€ alla porta Riservato soci AICS


FILMMAKER

Filmmaker è il progetto post-punk e darkwave del produttore colombiano Faunes Efe. Sin dalle prime uscite, attorno all’artista si è creata un’aurea di culto rivolta principalmente da coloro che hanno una certa affinità con l’elettronica distopica immersa in una languida oscurità. Dai primi lavori autoprodotti, come Visceral - un lungometraggio di 10 tracce descritto dallo stesso Efe come “la prima colonna sonora orientata verso l’occulto di un film sperimentale andato perduto” - fino a ogni uscita successiva, manifesta un’abilità magistrale a produrre del materiale che si dimostra puntualmente sconvolgente, attraverso un piccolo arsenale di hardware perfezionato a mano.

Genere: Dark Wave | Electronic | Post-Punk | Minimal Synth | Synth-Punk


CHAOS SHRINE

Aprono i Chaos Shrine, ovvero Paul Beauchamp e Andrea Cauduro. Con questo progetto presentano uno dei dischi più attesi del periodo: chitarre, principalmente acustiche, organo ed effetti, oltre alla collaborazione di diversi strumentisti. Mettono in scena un Altroquando più irrazionale e magico della realtà in cui comunemente viviamo. Il sound non è riconducibile a nulla di noto o specifico, esiste come entità sonora a sé stante capace di far perdere la testa agli amanti dell’ambient, delle colonne sonore e, come loro stessi azzardano, anche del dub. Le basse frequenze stendono il terreno su cui camminiamo e danno profondità, le pulsazioni animano la scena, i suoni espansi della chitarra creano lo spazio sopra le nostre teste, i synth si fanno lampi di luce che permettono di scorgere qualcosa che rimarrà comunque ignoto.



















Genere: Sperimentale | Ambient | Dub | Industrial


IN SECONDA SERATA:

Dove: Freakout Club Ingresso: 5€ alla porta Riservato soci AICS


UTB - UNDER THE BED

È un’idea nata sotto un letto Ikea in Cirenaica. È una confessione musicale in botta e risposta di trascinanti suoni raw techno, lampi oscuri, acid, trance, hard techno e hard groove, ritorni al passato e sguardi al futuro. UTB vuole mescolarsi con stili che si toccano solo nei sogni più reconditi, unendo la musica ad un'esperienza visiva che vede Bologna macchiata di rosso in un trip senza fine. UTB apre le porte alle contaminazioni e non cerca un orario in cui esserci, tutti i tempi e tutti i giorni possono essere ballati. Basta semplicemente alzarsi dal letto.

🎧Eva | 🎧Onokai | 2 dj set | 1 b2b


 

SABATO 6

Dove: Freakout Club Ingresso: 20€ alla porta Riservato soci AICS


CRIMEAPPLE

Il 6 aprile approda al Freakout di Bologna, capitale indiscussa del rap underground italiano, Crimeapple, accompagnato da Dj Brown. Una delle figure più interessanti emerse di recente dal panorama underground della East Coast, nasce nel New Jersey, ma ha radici colombiane. In tempi in cui per l’industria musicale la parola d’ordine è diventata seguire la tendenza, la musica Hip-Hop, che di per sé è diventata trend, sembra essersi appiattita su una sola wave, almeno a livello di mainstream, eccezion fatta per pochi artisti. Crimeapple è divenuto negli anni uno dei più importanti ambasciatori di una corrente che, grazie soprattutto a veterani come Roc Marciano e personalità carismatiche come Westside Gunn e soci, è riuscita a dare nuova linfa ad un sound e ad un’estetica più fedeli alla cosiddetta golden age e alla cultura Hip-Hop della costa orientale, per cui le barre si incastrano su tappeti sonori fatti di samples e loop grezzi, dando risalto al liricismo e alla tecnica dei rappers.


RAK (BARRACUDA)

In apertura Rak, Barracruda, Roma, che presenta “payback”. A distanza di 5 anni, Rak, fondatore dello storico gruppo rap Barracruda e peso massimo della scena musicale romana, torna con un nuovo album interamente prodotto da Kamyar, producer con all'attivo collaborazioni con DPG, Ketama, Capo Plaza, Rocco Hunt e molti altri. Il disco, composto da 13 canzoni inedite, mette Roma al centro del rap italiano portando l’ascoltatore dritto negli scenari capitolini grazie anche alla presenza dei featuring esclusivamente romani: Danno, Gianni Bismark, Icaro, Marciano, Il Turco e Swed.


INDA & BARGEMAN

A fare gli onori di casa, due ospiti d’eccezione veterani dell’underground Bolognese, Inda & Bargeman porteranno il loro ultimo lavoro, concepito nella più classica formula hip-hop ovvero Producer & Mc, “Don’t change” per uno show case esclusivo di presentazione “Don’t change” nasce dall’unione dei Beats di Bargeman ed il Rap di Inda. Un sound dal flavor 80’s ma che mette la città di Bologna al centro del mondo di Inda che racconta tutta la sua dimensione attraverso rime freschissime ed uno slang autentico ed originale, tipico della città che descrive.


 

DOMENICA 7

Dove: Freakout Club Ingresso: Up To You!/// Riservato soci AICS


RANCHO BIZZARRO

I livornesi Rancho Bizzarro sono stati fondati dal bassista Izio Orsini, già noto per numerosi progetti underground (Bantoriak, La Notte dei Lunghi Coltelli, The Jackie O’s Farm) e questo è il loro Ep che viene pubblicato per Argonauta Records. Stoner rock, desert rock, psych rock, totalmente strumentale, che richiama sia i remoti classici del genere (dai Blue Cheer ai Kyuss) che formazioni più contemporanee (in particolare Karma to Burn e Brant Bjork), grazie ad un flusso sonoro jammistico che odora di sabbia del deserto, di California, di peyote e marijuana. Un lungo episodio come “Open bar deluxe” evidenzia tutte le caratteristiche peculiari di questa band: strutture strumentali free-form, attitudine psichedelica, groove emergetico, solidità strumentale, che si trasformano in una stimolante cavalcata nel territorio dello stoner più ortodosso. “King of the van” è un potente brano ispirato al fuzz-rock dei Fu Manchu con turgide sciabolate chitarristiche, mentre “El motardo loco” vive di un’atmosfera più dirty rock da localaccio messicano tra fumi stordenti e mescal. Infine, “The vengeance of Lord Humungus” è un massiccio psycho-stoner trascinante e coinvolgente.

Genere: Massive Instrumental Stoner Rock | Desert Rock


SACRI SUONI

Abissi insondabili, spazi remoti, luoghi lontani vengono messi in scena in “Sacred Is Not Divine”. Sacri Suoni è una band stoner/sludge che rivolge i propri pensieri e coglie ispirazioni dalla variante psichedelica dello stoner. La variante legata all’acidità, ai suoni che disorientano e allargano le percezioni del tempo e dello spazio. Quattro lunghe composizioni principalmente strumentali, di fatto non vi è mai un cantato ma al massimo un parlato, nelle quali i suoni diventano protagonisti. Prima ancora delle melodie, dei temi portanti, della pesantezza generale, emergono i suoni di ogni strumento che si dilatano nella loro maestosità e pesantezza, rendendo l’atmosfera un tempio allo straniamento dei sensi. Le parti più lente che entrano come intermezzi e privi di accompagnamento ritmico, sono i punti più lontani e più ‘spaziali’, eternamente lisergici. Ad ogni modo “Sacred Is Not Divine” non si rivolge totalmente a una dimensione esterna, con i Scari Suoni che si concentrano anche su partiture canonicamente sludge e dunque ossute e opulente, d’impatto a loro modo. La band italiana non ridisegna alcuna connotazione estetica, esibendo sé stessa in una marea sonora imponente che arriva dall’altrove e prosegue verso chissà dove!

Genere: Sludge Metal | Thrash Metal | Doom


 

LUNEDI 8

Dove: Freakout Club Ingresso: 7€ in prevendita QUI oppure 8€ alla porta Riservato soci AICS


LENHART TAPES

Un ragazzo, 4 walkman. Conversazioni di capre e pecore, il canto musulmano, ripetizioni, istruzioni per l'E-bow, inni turbo-folk, lezioni di lingue straniere, rituali satanisti, chitarra heavy metal per principianti. È conosciuto soprattutto per le sue esibizioni dal vivo, sorprendenti e indimenticabili. I walkman sono i suoi strumenti musicali con i quali dal vivo esegue una miscela di materiale selezionato dalla sua collezione di tapes, su un tappeto di loop ritmici. “Sono un appassionato collezionista di audiocassette da moltissimo tempo. Registrazioni sul campo, musica folk rara, materiale parlato e di propaganda sonora, album di vari generi musicali: qualunque cosa tu dica, probabilmente ce l'ho. Prima di avventurarmi nel mio progetto solista, suonavo in vari gruppi musicali underground in Serbia. E poi, nell'ottobre del 2010, è nata Lenhart Tapes. Il mio album “Duets” è uscito il 10 settembre 2021. È stato pubblicato in vinile da Pop Depresija e Novo Doba. Ho iniziato a lavorare su questo materiale nel 2012 con l'idea di incorporare voci folk femminili dal vivo in un insieme di suoni campionati su cassetta che stavo facendo in quei giorni. Il risultato è stato una compilation di brani inediti registrati tra il 2014-2018 e mixati nel 2019.”

Genere: Tape Collage | Tape Loops


FORTUNATO DURUTTI MARINETTI

Fortunato Durutti Marinetti – ultimo moniker di Dan Colussi – è un cantautore nato a Torino ma di stanza a Toronto, in attività da un ventennio ma rimasto sempre (incredibilmente) nell’ombra fino all’album “Desire” del 2020. Partendo da una scrittura ispirata tanto a Lou Reed quanto a Robert Wyatt, Marinetti declina un originale ibrido di jazz-rock e folk per gli otto brani del nuovo lavoro “Memory’s Fool”, prodotto da Sandro Perri (Great Lake Swimmers). Tematiche legate a sesso, morte, relazioni e dolore, alla scoperta di sè stessi: un disco organico e dalla grande spazialità, nato anche dalle esperienze di Colussi in tour per il Nord-America su una Volvo Station Wagon. Marinetti introduce così il secondo estratto “All Roads”: “This is the song that opens the album and the lyric that opens this song is “I lost track of the information,” which is lifted directly from Joan Didion (giornalista americana vincitrice del National Book Award nel 2005 con il libro “L’anno del pensiero magico”). I started writing this song while living in Winnipeg and when I think of this song, I think of looking out the apartment window and seeing the snow drifts that form over the lawns of the Legislative Building in the wintertime. It was important to me to make space for some kind of sincere gesture towards the minimalist/abstract/post-classical music. Anju Singh gifted me with two minutes of her funereal violin drone in the key of Amaj 7th, for which I am grateful“.

Genere: Art Rock | Folk Rock | Poetic Jazz


 

MERCOLEDI 10

Dove: COVO Club Ingresso: 20€ in prevendita QUI oppure 23€ alla porta Riservato soci HAVOC


A PLACE TO BURY STRANGERS

I fan di tutto il mondo lo sanno: Oliver Ackermann porta sempre sorprese con sè. Il cantante e chitarrista degli A Place To Bury Strangers da New York City ha deliziato e stupito il suo pubblico per quasi due decenni, combinando post-punk, noise-rock, shoegaze, psichedelia e musica d'avanguardia in modi sorprendenti e inaspettati. Dal vivo, A Place To Bury Strangers è a dir poco sorprendente: un'esperienza sciamanica che immerge gli ascoltatori in un suono glorioso, vibrazioni trascendentali, esperimenti in tempo reale, scoperte brillanti. E proprio mentre molti dei suoi coetanei dell’underground di New York sembrano rallentare, la creatività di Ackermann sta accelerando. Ha lanciato una sua etichetta: Dedstrange, dedicata a far avanzare il lavoro dei rinnegati del suono in tutto il mondo. Ha anche rinfrescato la formazione del gruppo, aggiungendo il bassista John Fedowitz e la batterista Sandra Fedowitz, e la band non è mai sembrata più attuale, o più coraggiosa, o più facilmente melodica. L’EP Hologram è la prima uscita della nuova formazione – e la prima su Dedstrange – e non è esagerato affermare che la reazione è stata fantastica. Pitchfork, Flood, AllMusic: si sono tutti schierati per definire Hologram un esempio del miglior lavoro di una band instancabile con una discografia profonda e un'inestinguibile spinta a creare musica stimolante e senza precedenti.

Genere: Post-Punk | Psychedelic | Shoegaze


MAQUINA

Drawing from minimal krautrock repetition, pounding industrial techno and EBM, Lisbon trio MAQUINA. (‘Machine’) explore the boundaries of these genres with force on their second album ‘PRATA’ (‘Silver’), due out April 5th 2024 on Fuzz Club. Across the album’s six tracks, they carve out an adrenaline-fuelled sound that's equally suited to dark, sweaty back rooms and the dance floor. Though MAQUINA.’s sound might have the club in its sights – ‘PRATA’ follows their aptly-titled 2023 EP ‘DIRTY TRACKS FOR CLUBBING’ – this is an organic dance music that’s equally punk and psychedelic, played by a guitar-drums-bass power trio formation firing on all cylinders, without a synthesiser in sight. Instead, the MAQUINA. M.O. is relentless machine-like drums and primal vocal outbursts (Halison), scuzzy floor-shaking bass riffs (Tomás) and piercing guitar noise and FX (João).

Genere: Electronic | Rythmic Noise


 

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